IL MALLEUS MALEFICARUM

IL MALLEUS MALEFICARUM

Il Malleus Maleficarum è il più noto e famoso trattato contro la stregoneria del XV secolo. Con la bolla di papa Innocenzo VIII promulgata il 5 dicembre 1484, Summis desiderantes affectibus, il pontefice afferma l’importanza di sopprimere l’eresia e la stregoneria nella regione della Valle del Reno. I frati domenicani Heinrich Institor Kramer e Jacob Sprenger furono incaricati di estirpare la stregoneria dalla Germania. I due usarono la bolla come prefazione al loro manuale, il Malleus Maleficarum.

La Summis desiderantes riconosceva l’esistenza della stregoneria e concedeva ai due inquisitori pieno potere in alcune regioni per combattere questo male. Può sembrare che il Malleus discenda direttamente dalla volontà papale, in realtà uscì postumo di tre anni e il trattato ricalca le credenze dei due frati domenicani, non quelle dirette del papa. Molte personalità a loro coeve e uomini religiosi dubitavano dell’esistenza delle streghe e reputavano i malefici solamente superstizioni frutto di antiche credenze; ma i due frati non la pensavano così e rimproverano aspramente tutti coloro che minimizzano la minaccia delle streghe. Il Malleus non fu mai adottato ufficialmente dalla Chiesa, ma ebbe un enorme successo e quasi tutti gli inquisitori ed anche i giudici protestanti lo utilizzarono come manuale di caccia alle streghe. Nella metà del XVI secolo la caccia e la fortuna del manuale parvero affievolirsi, per ritrovare nuovo vigore a fine secolo.

La prima edizione del Malleus è dell’inverno 1486-87 a Strasburgo, seguita da una seconda a Spira nella primavera del 1487. Ne seguono ben trentaquattro edizioni fino al 1669 raggiungendo un grandissimo successo. Fu il best-seller del XVI secolo, ogni inquisitore ne aveva almeno una copia. Non ci sono tracce della famosa approvazione dell’Università di teologia (Approbatio) né dello speciale documento che avrebbe emesso Massimiliano I. Tra i due frati, quello che esercitava maggiormente il suo potere di inquisitore, il più fervente e passionale fu Institor. Seguendo le parole dell’Esodo (22,17)

non bisogna lasciare in vita neanche una strega

Il Malleus si divide in due parti: l’analisi della stregoneria e come eliminarla.

L’inquisizione deve basarsi sull’osservazione, il sintomo deve essere catalogato, poiché anche l’intenzione è eresia. Basta il sospetto per essere accusati e per estirpare questo male bisogna agire colpendolo alla radice, subito, perché come un morbo può diffondersi. Ciò che l’inquisizione vuole è la confessione di cose inconfessabili se non sotto tormenti e torture. Seguendo un etimologia dottrinaria maleficium proviene da maleficiendo, cioè male de fide sentiendo. Ecco che la stregoneria viene assimilata alla <cattiva opinione>, ovvero all’eresia. I sogni, le allucinazioni e le fantasticherie sono qualcosa di stregonesco.

Le streghe portano alla dissoluzione dell’ordine, obbediscono ad un potere invisibile che controlla, travolge e stravolge. Il tramite principale sono le donne, che già per il loro corpo sono preferite dal demonio, oltre che per il loro animo volubile e vendicativo, sempre insaziabile di piacere. Le donne, esseri imperfetti, quando cadono nella stregoneria turbano le menti degli uomini e le sconvolgono, li riducono all’impotenza e con i loro intrugli magici si sostituiscono alla medicina sacramentale. Il loro fascino seduce, altre donne vengono introdotte al culto diabolico, allargando il cerchio, portando calamità e disordini. Quando una strega viene catturata le viene promessa la libertà in cambio della confessione, ma una vera strega non può parlare e allora gli inquisitori cercano dei segni, degli indizi, come l’assenza del pianto.

Il pianto è umano, è segno della coscienza dell’errore. I tratti esteriori e ingannevoli del responsabili vengono messi alla luce dell’inquisitore. L’astuto non è il diavolo, ma è lui, l’inquisitore, che smonta la macchina del demonio, smantella, rivela grazie alla sua mente. Il corpo della strega è irrimediabilmente contaminato, ecco perché deve essere bruciato. Solo in questo modo l’anima potrà distaccarsi senza rimanere sporca della stregoneria perpetrata sul corpo. Il rogo è la più alta manifestazione della liberazione. Lo spargimento di sangue chiude il ciclo, iniziato con la strega. Inoltre, per far si che la confessione non sia annulli, le guardie devono sorvegliare le prigioniere per far sì che non si suicidano, come spesso accadeva. Affermare il contrario, ovvero la non esistenza della stregoneria era cosa altrettanto eretica.

PASSI DAL MALLEUS MALEFICARUM

Riassumere l’intera opera in questo contesto sarebbe alquanto inopportuno, oltre al fatto che risulterebbe castrato nella sua essenza. Voglio invece prendere alcuni passi esplicativi così da dare un quadro, seppur abbozzato, ma efficace dell’opera a di ciò che essa promulgava. Molte delle accuse rivolte alle presunte streghe risentono di questo retaggio, fanno affidamento a questo manuale, soprattutto nella punizione da dare alle streghe e nel modo di estirpare la stregoneria.

  • Esiste la stregoneria?

Risulta cattolica e verissima l’affermazione secondo cui esistono stregoni, i quali, con l’aiuto dei diavoli e mediante un patto stretto con loro, possono procurare effetti reali di stregoneria, con il permesso di Dio, ma questo non esclude che con messi illusori possano produrre effetti illusori e fantastici.

  • Il diavolo collabora con lo stregone?

Con il permesso di Dio (streghe e stregoni) sconvolgono gli elementi e turbano le menti degli uomini che hanno meno fede in Dio, e rovinano gli uomini senza far sorbire alcun veleno ma soltanto con la violenza del carme. Infatti essi osano chiamare i diavoli e procurare tormenti e anche far perire tutti i loro nemici con le male arti. Se ne conclude dunque che in siffatte opere i diavoli devono sempre collaborare con gli stregoni. In secondo luogo si possono assegnare effetti penali di quattro tipi: ministeriali, nocivi, di stregoneria e naturali. Sono  detti ministeriali quelli che vengono somministrati dagli angeli buoni, mentre quelli nocivi provengono dagli spiriti malvagi. […] Si parla di effetti di stregoneria quando il diavolo opera per mezzo degli stregoni e dei maghi. Effetti naturali, invece, sono quelli causati nei corpi inferiori dall’influenza dei corpi celesti, come le epidemie, le siccità, le grandinate e simili.

  • Da dove deriva il moltiplicarsi delle opere di stregoneria?

Agostino dice che alla volontà dell’uomo sono da imputare le cause della depravazione, sia che qualcuno lo abbia persuaso a questo sia che non lo abbia persuaso. Ma lo stregone è reso depravato dal suo peccato e la causa sta nella volontà umana e non nel diavolo. Nel libro dei dogmi ecclesiastici si dice: Non tutti i nostri cattivi pensieri sono suscitati dal diavolo, ma alcuni emergono dal movimento del nostro libero arbitrio.

  • Le streghe che si sottomettono ai diavoli.

Non c’è peggior veleno di quello dei serpenti, non c’è ira peggiore di quelle delle donne. Sarà più piacevole stare con un leone o con un drago anziché abitare con la donna cattiva. Le donne per natura a causa della loro pieghevolezza della loro complessione sono facilmente impressionabili, più inclini a ricevere le rivelazioni attraverso il marchio degli spiriti separati; perciò se di questa loro complessione fanno buon uso sono molto virtuose, o in caso contrario sono molto cattive. [Le donne] hanno una lingua lubrica; quando sanno qualcosa per le loro male arti è difficile che riescano a nasconderlo alle amiche e, siccome sono deboli, cercano facilmente nelle stregonerie un mezzo per vendicarsi di nascosto. E si potrebbe aggiungere che, siccome sono volubili, si comportano di conseguenza. La ragione naturale è che essa è più carnale dell’uomo, come risulta in molte sporcizie carnali. […] in quanto animale imperfetto la donna inganna sempre.

  • Si può modificare la mente dell’uomo?

Se entrare nell’anima si addice soltanto a Dio, invece entrare nel corpo, e di conseguenza nelle potenze a esso legate nel modo sopra accennato, si addice sia all’angelo buono che all’angelo cattivo, per cui in un uomo possono essere suscitati amore e odio.

  • Si può impedire la potenza generativa?

Occorre fare attenzione al modo in cui viene procurato tale impedimento che riguarda non solo la forza generativa  ma anche quella immaginativa o fantasia. […] siccome è più facile che questo impedimento sia negli uomini, essi subiscono più stregonerie dalle donne. Sembra che si creda che tale stregoneria non può toccare ai congiunti in matrimonio e si solleva appunto la ragione che il Diavolo non potrebbe distruggere le opere di Dio.

  • Le streghe fanno morire i bambini appena nati?

La stregoneria fa sì non solo che qualcuno, come già è stato detto, non riesca a compiere l’atto carnale, ma anche che la donna non concepisca o, qualora concepisca, in seguito abortisca. […] Qualora non riescano a provocare l’aborto, uccidono poi il bambino oppure lo offrono al diavolo.
Con erbe o con altri impedimenti può fare in modo che la donna non possa generare o concepire. […] certe streghe vanno contro l’inclinazione della natura umana, anzi contro le condizioni proprie di tutte le bestie, eccettuata solo la specie del lupo, sono solite divorare e mangiare i bambini. […] Infatti quando non uccidono il bambino, lo portano fuori dalla camera come se dovessero fare qualcosa, ma sollevatolo in aria lo offrono ai diavoli.

  • Il permesso divino concorre alla stregoneria?

Occorre quindi rispondere in due direzioni […] La prima è che il mondo è sottomesso alla divina provvidenza cosicché Dio stesso in modo immediato provvede a tutto. La seconda è che tutto il male che viene fatto sia con la colpa sia con la pena sia con il danno, Dio lo permetta giustamente in seguito a due permessi accordati per la caduta degli angeli e per la caduta dei progenitori.
Quanto all’uomo, giustamente ha permesso che fosse tentato e peccasse. E lo si spiega così: è proprio della provvidenza divina che ogni cosa sia lasciata alla sua natura e non venga ostacolata affatto nelle sue opere naturali.

  • Come si spostano le streghe da un luogo all’altro?

Per quanto riguarda le modalità di trasferimento, esso avviene così: come si è visto sopra, le streghe, per istruzione del diavolo, fanno un unguento con le membra dei bambini, sopra tutto di quelli uccisi da loro prima del battesimo, spalmano di questo unguento una seggiola o un pezzo di legno e fatto questo si levano per aria sia di giorno che di notte, visibilmente o anche, se vogliono, invisibilmente, perché il diavolo può occultare un corpo frapponendone un altro, come si è detto nella prima parte, quando si parlava dell’apparizione prodigiosa ad opera del diavolo. […] Talvolta trasporta le streghe servendosi di animali che non sono veri animali, ma diavoli che assumono queste forme, oppure, talora, esse vengono trasferite senza alcun aiuto esterno, semplicemente mediante la capacità del diavolo che opera visibilmente.

  • Come le streghe si danno ai diavoli e incubi?

Le cose si svolgeranno dunque in questo ordine: un diavolo succube prende il seme di un uomo scellerato, e se si tratta di un diavolo assegnato in particolare a quell’uomo e non vuole rendersi incubo di una strega, allora dà questo seme ad un altro diavolo, assegnato a una donna o a una strega, e questi, sotto una costellazione che gli è favorevole per generare un uomo o una donna vigorosi per perpetrare stregonerie, si farà incubo della strega.
Quando invece non vuole infettare ma solo produrre voluttà venerea nella strega, osserva ancora certi tempi. E si tratta dei tempi più sacri di tutto l’anno, quelli delle solennità di Natale, di Pasqua e di Pentecoste e di altri giorni di festa.
I diavoli non infestano solo le donne generate dalle loro sporcizie o quelle offerte loro dalle levatrici, ma qualunque donna indifferentemente, con maggiore o minore diletto venereo.

  • Come infliggono malattie e suscitano tempeste?

E inoltre non c’è nessuna malattia corporea, che non possa essere inflitta dalle streghe con il permesso di Dio persino se vogliono giungere alla lebbra o alla epilessia. Nel territorio della Foresta Nera, una strega disse al boia mentre la issava sul mucchio di legna preparato per il suo rogo: <io ti darò la ricompensa>, e così gli soffiò sul viso, e subito, colpito da un’orrenda lebbra su tutto il corpo, non sopravvisse che alcuni giorni.
San Tommaso, nella sua postilla al Libro di Giobbe, dice così:
E’ necessario ammettere che, con il permesso di Dio, i diavoli possano causare perturbazioni atmosferiche, stimolare e convogliare i venti e far cadere fuoco dal cielo.
Così dice Tommaso:
Le sventure che accadono nel mondo, quasi per nostra richiesta, Dio ce le infligge mediante i diavoli quasi in funzione di carnefici.

  • Come curare la stregoneria?

La stregoneria si dissolve o per umano artificio o per potenza diabolica o per potenza divina. La pratica mostra chiaramente che le stregonerie vengono tolte con l’aiuto dei diavoli; ma poiché è illecito chiedere questo aiuto, non è del resto lecito togliere le stregonerie, ma è necessario soffrire pazientemente.
E’ infatti possibile riferire qui cinque modi in cui le ragazze e gli uomini possono liberarsi: cioè la confessione sacramentale, il santo esercizio del segno della croce o un invocazione agli angeli, in terzo luogo l’applicazione di esorcismi, in questo il cambiamento di un determinato luogo e infine per mezzo di una potente scomunica da parte dei santi.