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STORIA DEL COMUNE
La presenza dell’uomo in questo territorio è documentata dall’età preistorica. Di notevole interesse è il sito archeologico della Pianaccia di Suvero, dove scavi effettuati dagli anni ’70 del secolo XX hanno portato alla luce tracce di un’antica officina per la produzione di ornamenti in steatite. Alle origini degli insediamenti attuali sembrano esserci tuttavia i monaci dell’abbazia di Brugnato, fondata, come vuole la tradizione, da San Colombano (540-615) o, più verosimilmente, da alcuni monaci di Bobbio, sotto la protezione dei re longobardi. Per difendere l’abbazia dai ripetuti assalti del vescovo di Luni, i monaci di Brugnato edificarono una serie di fortezze difensive come Suvero e Rocchetta.
Di antichissima origine è la chiesa di Bochignola, oggi oratorio, ricordata già nei Registri Vaticani delle Decime del secolo XIII, ma, secondo la tradizione locale, sorta su un antico tempio pagano. Bocchignola era il nome primitivo dell’attuale rettoria di Veppo. Vi si interravano i cadaveri non soltanto di Veppo, ma anche delle località limitrofe e persino di Zeri e di Rossano.
Nel 1618 la parrocchia di Bocchignola fu divisa in due parrocchie: Borseda e Veppo. Avvenuto lo smembramento del territorio di Borseda dalla parrocchia di Bocchignola, il popolo di Veppo pensò di trasferire la parrocchialità nel centro del paese e nella chiesa di S.Michele Arcangelo, ove si trova tuttora, essendo rettore Niccolò Andreoni di Terruggiara di Calice, il quale scese a Veppo il 19 maggio 1643.
Anche la primitiva chiesa parrocchiale di Suvero, “l’ecclesiade Situla”, dedicata a S. Salvatore, dislocata nella zona pianeggiante di Molino Rotato, ebbe origini immemorabili. Intorno ad essa era raccolto il nucleo originario del paese, arroccatosi poi, attorno al castello malaspiniano, nel secolo XVI. In questo secolo ebbe inizio la costruzione dell’attuale Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista. L’antica chiesa”de Situla” fu distrutta alla fine del secolo XV, quando ormai gravava in stato di rovinoso abbandono.
Vicende analoghe sono riscontrabili nella storia della parrocchia di Rocchetta: l’antica chiesa di S. Giusta o Giustina era fuori dal paese. Fu ancora il vescovo Mascardi ad ordinare la riduzione della parrocchiale a cappella e l’accomodamento della cappella di S.Pantaleone, posta nell’abitato, affinché potesse svolgere funzioni di parrocchiale. Complessa e poco studiata la storia della chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista a Stadomelli. La sua data di costruzione andrebbe situata a pochi anni prima dell’anno Mille.
La struttura, a due navate, denuncia l’antichità dell’edificio. Beverone sorge sulla cima del monte omonimo a 702 metri sul livello del mare. All’origine dell’insediamento, incastonato sulla roccia, dovrebbe esservi l’uso del luogo come punto di osservazione e di segnalazione ai castelli vicini. Tutto il territorio del comune di Rocchetta passò sotto ildominio dei Malaspina di Villafranca. Suvero fu capoluogo feudale dal 1535. Veppo, con Calice, passò ai Fieschi nel 1416, quindi ai Doria nel 1547, per tornare, nel 1710, ai Malaspinche li vendettero al granduca di Toscana nel 1770.
Da ricordare la figura, recentemente studiata, di Torquato Malaspina, marchese di Suvero e Monti (1557-1598), feudatario, letterato e cortigiano al servizio dei granduchi di Toscana. Dopo la parentesi rivoluzionaria, il Congresso di Vienna ricostituì il feudo imperiale, attribuendolo al Granducato di Toscana, poi al Ducato di Modena, prima di essere aggregato infine, con l’unità d’Italia, alla Provincia di Massa Carrara. Rocchetta abbandonò la Toscana per la Liguria il 2 febbraio 1923, quando fu istituita la Provincia della Spezia. Prima,all’interno della Provincia di Massa e Carrara, Rocchetta apparteneva al Mandamento di Calice al Cornoviglio. Nell’occasione del passaggio da una Provincia all’altra, a Rocchetta fu aggregata la frazione di Veppo, fino ad allora dipendente dal Comune di Calice al Cornoviglio. Le frazioni in cui è suddiviso il Comune hanno conservato il fascino degli edifici in pietra, con un susseguirsi di archi, volte, cantine,scale, viuzze. Monumenti architettonici significativi sono, oltre le chiese ricordate, il Castello Malaspina di Suvero (XVI secolo) ed il Palazzo dei conti Zanelli-Zucchini a Veppo(secoli XVIII-XIX). Da ricordare, inoltre, is iti archeologici della Pianaccia di Suvero, della Debbia e di Molino rotato, nonché il vicino Oratorio di Nostra Signora della Neve (XVII secolo).
BIBLIOGRAFIA MINIMA:
Dal diaspro al bronzo. L’età del rame e l’età del bronzo in Liguria, La Spezia, Luna editore, 1998.
Formentini U., Brugnato (Gli abati, i vescovi, i “cives”), in “Memorie dell’Accademia Lunigianese Cappellini”, XX, 1939-1940, pp. 3-47.
Tomaini P., Bugnato città abbaziale e vescovile, Città di Castello, Arti grafiche, 1957.
Branchi E., Storia della Lunigiana feudale, Pistoia, 1897-1898 (anche in edizione anastatica Bologna, Forni Editore, 1981).